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I 10 luoghi più belli della Val Gardena

I 10 luoghi e sentieri più belli della Val Gardena

Tra le mete che amiamo di più vi è sicuramente l’Alto Adige e in particolare la splendida Val Gardena con Ortisei, Santa Cristina e Selva. Nei nostri numerosi viaggi in questo angolo di paradiso, abbiamo imparato a vivere ed amare le tradizioni locali, i paesaggi e tutto ciò che rappresenta la cultura alto atesina. A tal proposito, per realizzare una sorta di “lista di preferenza” delle località visitate e “camminate”, abbiamo deciso di scrivere questo articolo, indicando i 10 luoghi più belli della Val Gardena.
Ovviamente, ci teniamo a precisare, si tratta di una nostra personalissima interpretazione che nasce da un nostro gusto personale e non certo da parametri oggettivi!
D’altronde come poter stilare una vera e propria classifica dei luoghi più belli della Val Gardena, considerando che la stessa valle è spettacolare da cima a fondo?
Fatta questa dovuta precisazione andiamo avanti nella nostra speciale classifica! (Ricordiamo che nella classifica sono inserite anche località e luoghi che raggiungiamo dalla Val Gardena ma che rientrano anche  in altri comprensori)

Ricordiamo che effettuiamo diversi viaggi in Val Gardena. Per info sui nostri tour contattarci a info@duomotravel.it

1. SECEDA

Vi è un luogo che amiamo, sia perché rappresenta a nostro avviso uno dei simboli della Val Gardena, sia perché con la sua bellezza unica e travolgente  ci pone in una posizione di vantaggio unico nella vista delle splendide Odles. Il Seceda è raggiungibile ovviamente con diversi percorsi di trekking o con le funivie, sia da Ortisei che da Santa Cristina / Selva di Val Gardena.
Per gli amanti dei panorami e delle fotografie possiamo consigliare di raggiungere Ortisei e partendo dalla Piazza Sant’Antonio, prendere l’impianto di scale mobili “la curta” che in poco tempo ci porteranno fino all’ingresso della prima cabinovia “Ortisei – Furnes”.
Si parte da quota 1285 m e si raggiunge la quota intermedia di 1726 m, dove si scende e si parte per prendere la splendida Telecabina che da Furnes raggiunge il Seceda a quota 2500 m.
Il panorama dalla telecabina è mozzafiato, in pochi minuti, viaggiando ad alta velocità, si raggiungono le pareti rocciose del Seceda e si giunge, una volta terminata la corsa, ad uno spiazzo panoramico che punta sulle Odles. Bastoni calcarei, vette che svettano nel cielo dell’Alto Adige e le bellissime forme del Fermeda e del Sass Rigais. Spostandosi un po più in vetta con una piccola passeggiata è possibile godere del panorama verso Nord e verso la Val Gardena stessa.
A questo punto, si può godere dei vai rifugi e delle varie baite presenti in zona e di diversi trekking che portano ad Ortisei o a Santa Cristina.
Un’altra possibilità per raggiungere il Seceda è partendo da Santa Cristina in Val Gardena, camminando a piedi fino alla località Plan da Tieja (oppure prendendo a Dossess il free shuttle) e raggiungendo la partenza della Cabinovia Col Raiser.
La cabinovia passando per uno scenario unico e ricco di verde ci porterà presso Malga delle Odle e Rifugio Alm Hotel Col Raiser dove potremmo prendere un piccolo sentierino che raggiungendo la discesa per Baita Cuca ci condurrà verso la Seggiovia Seceda.
Il panorama è unico sull’Alpe Mastlè e su tutte le odles.

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Il Seceda con Fermeda e Sass Rigais

2. Mont Seuc – Alpe di Siusi

Anche se in realtà l’Alpe di Siusi rientra in un altro comprensorio, essa è raggiungibile non solo da Siusi ma anche da Ortisei e precisamente dal Monte Seuc e questo, a nostro avviso, fa rientrare la località in uno dei luoghi più belli da visitare dalla Val Gardena. Ricordiamo che in questa piccola guida, stiamo indicando località raggiungibili tramite l’ausilio delle funivie e quindi con possibilità per tutti di ammirare paesaggi unici e mozzafiato.
In questo caso partiamo da Ortisei per raggiungere la località Oltretorrente nel Comune di Castlerotto e recarci presso la cabinovia del Monte Seuc, riconoscibilissima per i suoi “ovetti” di color rosso.
Partendo dai 1200 m, arriviamo in poco tempo, con un percorso molto panoramico, a quota 2005 m.
All’uscita della Cabinovia, il paesaggio che si apre dinanzi agli occhi è stupefacente! L’altopiano più in quota d’Europa, l’Alpe di Siusi, si apre immenso dinanzi ai nostri occhi. Lo sguardo spazia dallo Sciliar, al Catinaccio, al Gruppo del Sella, al Sassolungo e Sassopiatto fino al gruppo del Cir.
In questo scenario, la Val Gardena è visibile solamente nella discesa dalla cabinovia, ma vi è comunque la possibilità di collegare questo fantastico luogo, tramite alcuni sentieri di trekking e mountain bike, alla località di Monte Pana (di cui parleremo dopo).
All’arrivo del Monte Seuc si potrà visitare a piedi tutta l’Alpe di Siusi raggiungendo anche i comuni di Saltria e Compaccio.
Spettacolari e degne di nota tutte le Baite dell’Alpe, tra cui, per noi, spiccano Malga Schgaguler, Malga Sanon e Malga Contrin.

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L’Alpe di Siusi con vista da Malga Sanon

3. Chiesa di San Giacomo

Un luogo che sicuramente rientra tra i sentieri più facili ma al contempo più affascinanti della Val Gardena; vi sono diverse possibilità per raggiungere quella che è una della chiese più antiche dell’Alto Adige, ma il nostro consiglio è volto ad identificare due partenze precise.
La prima è da Santa Cristina in Val Gardena, passando al fianco del Comune e salendo sulla strada Paul fino al Residence Sovara dove inizia il sentiero della leggenda. Un percorso molto agevole, su una mulattiera che si addentra in uno splendido bosco di abeti e che è caratterizzato da una serie di pannelli che raccontano, appunto, la leggenda del sentiero e della realizzazione della Chiesa di San Giacomo da parte dei Conti di Stetteneck. I pannelli raccontano la storia  in Italiano, Tedesco ma soprattutto in Ladino.
Giunti all’ultima rampa, si aprirà uno scenario incredibile e favoloso sul Sassolungo e sul Sasso Piatto. A questo punto, dopo aver effettuato una sosta alla panchina panoramica, bevuto un sorso d’acqua ad una fontana molto invitante (acqua di sorgente) si aprono due scenari per rientrare in Val Gardena.
Il primo più semplice è quello di scendere verso l’Hotel Somont per camminare all’interno della splendida frazione di San Giacomo, caratterizzata da tante case private ricche di sculture in legno. La seconda è quella di scendere verso Col de Flam e giungere ad Ortisei. Quest’ultimo sentiero rappresenta anche la seconda alternativa partendo da Ortisei in salita.

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La Chiesa di San Giacomo di Ortisei in inverno

4. Val d’Anna

Facile, facilissimo itinerario adatto a tutti, soprattutto alle famiglie con bambini che desiderano passare una giornata serena e tranquilla nella bella Val Gardena. Il Sentiero parte da Ortisei e il suo imbocco è raggiungibilissimo partendo dalla Piazza Sant’Antonio. Dalla piazza, come per il Seceda, si prende l’impianto di scale mobili de “La curta” e si raggiunge lo spiazzale della funivia Fermeda.
Senza prendere la cabinovia, si prosegue verso un ponticello di legno che super agevolmente il fiume. Superato il fiume, partirà un sentierino molto facile, sterrato che camminerà lungo le sponde del torrente. Camminando sarà possibile fermarsi a rilassarsi su panchine e aree attrezzate, soprattutto per bambini; un itinerario nel bosco, impreziosito dal rumore dell’acqua e dal suo andamento lento e agevole.
Lungo il percorso sarà possibile fermarsi a due Baite che si troveranno sulla strada. La prima, a pochi metri dall’inizio è la Baita Pauli. Piccole e caratteristica che soprattutto in inverno rappresenta davvero una sosta imperdibile.
Successivamente, camminando ancora, alla fine del sentiero (prima di poter prendere un itinerario più impegnativo per Col de Flam o Seceda) si apre una bellissima vallata.
Nella vallata vi è il Caffè Val d’Anna, un rifugio / baita ristorante che saprà deliziarvi con le sue ottime pietanze e con la sua posizione strategica.
Il ritorno è consigliabile sulla stessa strada dell’andata.

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Il rifugio Val d’Anna in inverno

5. Sentiero del Trenino

Non necessariamente tutto ciò che è bello ed affascinante deve essere difficile. Il Sentiero del Trenino, infatti, rappresenta un’ottima alternativa per visitare tutta la Val Gardena da Ortisei a Selva, passando per Santa Cristina! Si tratta di un facilissimo itinerario, urbano che ripercorre quella che era l’antica ferrovia Chiusa – Plan che fu realizzata durante la prima guerra mondiale per gli approvvigionamenti di armi al fronte.
La linea ferroviaria fu realizzata in pochissimo tempo e furono impiagati prigionieri russi, tanti dei quali morirono durante la realizzazione. Il trenino, partendo da quota 300 m raggiungeva la località Plan ad oltre 1500 m. Quel che resta oggi è un rilassante itinerario dopo che le linea della Val Gardena fu dismessa nel 1960. Dopo la guerra, il trenino è rimasto in funzione per tanti anni ed è servito per il trasporto delle opere / sculture in legno verso l’Austria, un commercio fiorente e che ancora oggi rappresenta una fonte di guadagno per la valle.
Il percorso può essere modulato a seconda delle esigenze, ma partendo da Ortisei, sarà un continuo di emozioni e di paesaggi che susseguendosi ci apriranno il cuore alla Val Gardena. Partendo cosi dai 1200 m arriveremo ai 1560 m di Selva di Val Gardena.
Nel farlo potremmo attraversare tutti i centri della valle e a Santa Cristina, l’itinerario sarà panoramicissimo sul Sassolungo e sul Sassopiatto.
Caratteristica dell’itinerario è il fondersi tra cultura storica e modernità, a contatto con abitazioni private e strutture alberghiere moderne. Un modo unico per vivere la valle e rilassarsi camminando evitando cosi auto e mezzi pubblici.

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Il sentiero del trenino al tramonto

6. Forcella del Sassolungo

In un certo senso usciamo dalla Val Gardena, anche se partiremo da essa per raggiungere uno dei luoghi più iconici della zona. Il Sassolugno è la montagna che rappresenta questa valle e sarà sempre un punto di riferimento in ogni comune in cui ci troveremo.
Tuttavia, oltre ad osservarlo da lontano e da tante angolazioni, sarà possibile toccarlo con mano anche per i meno esperti.
Partendo da Ortisei grazie all’ausilio dell’autobus possiamo raggiungere la località Plan de Gralba. In realtà in estate vi sono autobus che raggiungono anche direttamente Passo Sella, ma ci interessa in questa descrizione raccontare un itinerario più “interessante”.
Giunti al Plan de Gralba, tramite la prima cabinovia Piz Seteur raggiungeremo la prima quota del percorso. Da questo punto, a piedi, con una leggera salitella, raggiungeremo la funivia Gran Paradiso. Una seggiovia ad otto posti, super moderna che ci porterà ancora più in alto. All’arrivo della funivia, si aprirà sulla sinistra un sentierino in falso piano che ci condurrà nella “città dei sassi”. Una zona meravigliosa, caratterizzata da enormi roccioni calcarei ai piedi del Sassolungo.
Percorrendo l’itinerario giungeremo al Passo Sella, dove, prenderemo uno degli impianti storici della valle: la bidonvia del Sassolungo.
Trattasi di una funivia storica, caratterizzata da “bidoncini” a 2 posti, dove addetti agli impianti, ci aiuteranno a salire al volo e ci “chiuderanno” letteralmente la porta alle spalle. Il percorso lento e panoramico è da fare in piedi in uno spazio ristretto.
All’arrivo, altri addetti alle funivie, apriranno le porte e ci aiuteranno a scendere al volo.
A questo punto siamo giunti alla quota eccezionale di 2685 msm!!! Oltre allo scenario unico e surreale, incastonato tra i bastioni calcarei della forcella, troveremo il Rifugio Toni Demetz. Rifugio costruiti col consenso del Presidente Sandro Pertini, grazie alla richiesta e alla volontà della famiglia del giovane Toni Demetz. Guida che a soli 21 anni, mori in un incidente causato da un fulmine proprio in quella località e che costò la vita anche ad un turista americano.
L’altro componente della spedizione, fu salvato proprio dal padre di Toni che giunto sul posto e resosi conto della gravità della situazione ebbe la forza e il coraggio di lasciare momentaneamente i corpi degli escursionisti e riportare a valle l’unico sopravvissuto.
Giunti alla forcella vi saranno poi diversi possibilità di trekking oppure riscendere con lo stesso impianti di risalita.

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La partenza della bidonvia a Passo Sella

7. Monte Pana

Un percorso per adulti ma soprattutto una località adattissima ai bambini. Il Monte Pana è davvero un luogo incantevole che ci farà tuffare in un’oasi di relax e divertimento, non perdendo di vista le bellezze della natura e il rispetto che ad essa dobbiamo. Raggiungere il Monte Pana è facilissimo! Si può farlo in auto, partendo da Santa Cristina e con una strada di appena 2 km si giungerà in un parcheggio a pagamento ma economico. Oppure, soluzione consigliata, partendo sempre da Santa Cristina e risalendo in seggiovia fino al punto di arrivo. Ovviamente, per i più esperti, vi è anche un fantastico sentiero, inizialmente in forte pendenza che passando anche vicino a delle splendide cascate, giungerà nei pressi del Monte Pana.
Giunti sullo spiazzale principale, la vista sulla Val Gardena è davvero da brividi! Uno spazio aperto che da Ortisei a Selva si apre, partendo dal Seceda e fino ai Monti della Vallunga. Ovviamente, voltandosi poi alle spalle, ciò che resterà sempre impresso è lo spettacolo del nostro ormai amatissimo Sassolungo.
Cosa fare a Monte Pana? Ovviamente abbiamo tante possibilità di trekking, come il giro del Sassopiatto oppure l’arrivo a Malga Zallinger ma nel caso di questa guida consiglieremo il Pana Raida. Di cosa si tratta? Di un semplicissimo circuito di appena 5 km, adatto soprattutto ai bambini e che in estate rappresenta un itinerario nel bosco impreziosito da una serie di giochi in legno. Altalene, tiro al bersaglio con le pigne, carrucole, salto sui ceppi, fino a giungere allo splendido e piccolo laghetto che spesso nel periodo di Natale viene addobbato con mercatini caratteristici.
Il circuito ripercorre parte anche della pista di sci di fondo che in inverno è attiva per gli appassionati.
Discesa a piedi o nuovamente in funivia.

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Arrivo della funivia Monte Pana

8. Vallunga

Sicuramente tra gli itinerari più belli della Val Gardena vi è la Vallunga. Un luogo da non perdere, adatto anch’esso a tutti e soprattutto alle famiglie. Un percorso facile, pianeggiante, ma ricco di fascino e che saprà trasportarvi in un’atmosfera dalle mille emozioni.
Giungere in Vallunga è facile, basta raggiungere Selva di Val Gardena e risalire verso la partenza della cabinovia Dantercepies. Questo spostamento è facile sia a piedi, con una bella salititella di 600 m, oppure con le navette che partono da Piazza Nives.
Una volta giunti alla partenza della cabinovia, bisogna proseguire lungo la strada asfaltata e poi prendere la deviazione o per la Baita Ciampac oppure, come preferiamo, per il parcheggio Vallunga che passa al fianco della stazione dei Carabinieri di Selva.
Giunti all’ampio parcheggio, una baita e un cancello, si affacceranno su una enorme pianura incastonata tra monti altissimi. Siamo all’imbocco della Vallunga!
Una mulattiera centrale, facile da individuare, attraversa l’altopiano fino alla Cappella di San Silvestro e prosegue per diversi chilometri all’interno. Lo scenario varierà tra altopiani, bastioni di roccia, fino a giungere alla fine della valle dove enormi segni evidenti di frane e valanghe daranno il via ai sentieri più impegnativi che tendono alla val Badia.
Il percorso nel periodo primaverile è caratterizzato anche dal Lago di Ciampedel. Un lago invernale, quindi presente solo dopo lo scioglimento delle nevi. Tuttavia è possibile trovare tracce paludose anche in estate.
Durante l’itinerario sarà possibile dissetarsi a delle splendide fontane, riposare su panchine in legno e visitare un’antica calcara situata a metà della valle.
Il rientro è consigliato sulla stessa strada, magari con una deviazione ai ruderi del castello di Selva.

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La Vallunga in inverno

9. Passo Gardena

Entriamo in un discorso più escursionistico, anche se non mancano le alternative per chi non volesse camminare molto. Il Passo Gardena, a mio avviso, rappresenta uno dei luoghi più suggestivi della Val Gardena ed è d’obbligo una visita per assaporare la line di demarcazione con la val Badia.
Per gli escursionisti, il consiglio è quello di partire da Selva di Val Gardena, giungere in località Linacia e prendere la ripidissima salita che sale dritta verso il passo. E’ un itinerario ricco di sorprese, a contatto con l’essenza dei boschi di Abete e Larice e che in poco tempo, condurrà in uno spazio aperto e pianeggiante al cospetto del gruppo del Sella.
Una splendida valle, una grande pianura ad alta quota, ricca di verde e di prati attraversati da ruscelli. Alcune baite caratteristiche rendono il percorso ancora più affascinante.
Proseguendo e superando l’altopiano, si giungerà nei pressi della strada principale (asfaltata) che sale da Selva verso il passo Gardena e tramite dei tagli nei tornanti, si raggiungerà la cappella degli Alpini proprio al Passo Gardena. Dalla Cappella, in pochi passi, siamo giunti a destinazione e d’obbligo, sarà una sosta al rifugio per riposare ed assaporare qualche pietanza tipica!
E per chi non volesse camminare molto? Innanzitutto vi è la possibilità di salire in auto o in autobus, ma noi consigliamo un altro itinerario. Raggiungere la funivia Dantercepies o con la funivia Costabella da Selva o con la navetta alla partenza impianti.
Prendere l’impianto, non sostando all’intermedia, ma raggiungendo la quota più alta dove è situato il Dantercepies Mountain Lounge. Dal Lounge o a piedi, o più comodamente con la funivia Cir, si raggiunge il Passo Gardena.

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Parte del sentiero che giunge al Passo Gardena

10. Resciesa

Ultimo, ma assolutamente non per bellezza (ricordiamo che la classifica non è stilata in ordine di spettacolo) è l’arrivo al Resciesa, uno splendido “altopiano” situato ad Ortisei e che spazia con la vista fino al Ghiacciaio della Marmolada ed è situato al cospoetto del Seceda.
Raggiungere il Resciesa è facilissimo, soprattutto per i non escursionisti a cui sarà data una splendida possibilità: la funicolare. Bisogna raggiungere sempre Ortisei e approfittare ormai del famoso impianto di scale mobili “la Curta”.
A questo punto invece di salire al Seceda, o andare in Val d’Anna, proseguiremo in salita (un po di cammino c’è) per raggiungere la partenza della funicolare del Resciesa.
Ogni 15 minuti è prevista una partenza e la risalita sul “trenino” è davvero spettacolare, ricca di cambi di scenari e da brividi per la sua pendenza iniziale. In poco tempo, si raggiungerà il Rifugio Resciesa, un luogo incantevole e dall’ottimo cibo tipico. Un posto che sarà utile sia per partire per una piacevole escursione al Crocifisso o al bunker panoramico. Tutto effettuando un semplice circuito che ritorna alla base.
Gli escursionisti esperti potranno percorrere l’itinerario partendo a piedi da Ortisei e risalendo tra i boschi di Abete, raggiungendo l’arrivo della funicolare.
La discesa è consigliabile dallo stesso percorso.

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Particolare del percorso della funicolare del Resciesa in Val Gardena

Si conclude qui, ma solo per ora, una piccola carrellata dei luoghi che più amiamo della Val Gardena. Prossimamente ci promettiamo di descrivere invece, itinerari di trekking per i più esperti, per vivere al meglio la Val Gardena senza utilizzo degli impianti di risalita.

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